Di Davide PESTEL – Studio Immobiliare 84
L'immobiliare è sempre sulla bocca di tutti, soprattutto negli ultimi anni, in cui tassi sui mutui ai minimi storici e voglia di comprare una casa con giardino hanno fatto ripartire alla grande la richiesta di acquisto, creando di conseguenza un rialzo dei prezzi.
Ma fino a quanto cresceranno questi prezzi e quanto dureranno queste richieste di acquisto?
Non avendo ovviamente la sfera di cristallo, si può soltanto avanzare ipotesi che solo il tempo confermerà o smentirà. Quello che è certo è che il recente rialzo dei tassi d'interesse ha "tagliato" una fetta di mercato, che a causa del rapporto rata/reddito è rimasta costretta a ripiegare sull'affitto o rimandare l'acquisto ad altro momento.
Viceversa, chi non è toccato dall'andamento dei mutui è l'acquirente estero (austriaci e tedeschi, in primis, ma anche serbi, residenti a Belgrado che a fronte del forte rialzo dei prezzi nella capitale serba a causa, a sua volta di acquirenti russi, si sono ritrovati ad acquistare a Trieste vista la forte comunità qui presente). Questa tipologia di clientela acquista principalmente seconde case in centro città, ma non "snobba" il semicentro, anche considerando che i prezzi, seppur in salita, rimangono molto più contenuti rispetto a quelli delle loro città di origine.
Oltre al fattore zona privilegiata, la vista mare è sicuramente il fattore principale per far salire l'importo di vendita, che, associato alla privacy e/o indipendenza che una villa (anche fuori città) offre, crea l'opportunità di realizzare cifre fino a qualche anno fa irraggiungibili.
Questa differenza di richieste sta creando una spaccatura tra i prezzi del centro e quelli della periferia, cosa che in passato a Trieste era quasi impercettibile, visto che il triestino medio era quasi più propenso a vivere fuori dal centro, anche considerando la conformazione della città, piccola e ben collegata dal trasporto pubblico.
Ciò premesso, questa bolla immobiliare scoppierà?
Se scoppierà, lo farà probabilmente su una parte della città. Il centro manterrà presumibilmente prezzi costanti, e la periferia potrebbe risentire di più dell'andamento economico del Paese, a causa appunto dell'inflazione che ha colpito tutti e che forse colpirà anche la bolla, facendola scoppiare.